Smettere di comprare fast fashion per salvare l’ambiente
3 Marzo 2022
Comprare fast fashion può farci risparmiare molti soldi e tenerci al passo con la moda ma purtroppo affossa il pianeta. Smettere di comprare fast fashion può salvare l’ambiente?
Comprare a basso costo ci rende meno attenti a cosa compriamo facendoci prendere capi che non ci servono e che se non utilizzati andranno a finire in una discarica abusiva chissà dove inquinando notevolmente.
Questo è il costo reale del fast fashion. La moda veloce, la moda a basso costo, a pur sempre un costo anche se non lo paghiamo direttamente noi.
La nostra dipendenza dal fast fashion è raddoppiata negli ultimi 15 anni e con oltre 100 miliardi di capi di abbigliamento prodotti ogni anno, stiamo letteralmente affogando nei vestiti.
Se ciò non bastasse quei vestiti molto economici sono realizzati con processi tossici. Contiene plastica il 60% di tutti i vestiti nuovi che non è facilmente smaltibile.
Un sottoprodotto delle fabbriche tessili nei paesi che producono in massa articoli di fast fashion sono le acque reflue tossiche non trattate.
Questi rifiuti tessili contengono sostanze come piombo, mercurio e arsenico estremamente dannose per la vita acquatica e umana.
Come se ciò non bastasse le microfibre creano “mega” problemi.
Le microfibre sono microplastiche che si staccano da tessuti sintetici, come poliestere e nylon, ad ogni lavaggio.
E in media ogni lavaggio rilascia circa 700.000 microfibre.
Questi vengono consumati dagli organismi acquatici, dai pesci, che poi vengono mangiati da noi! Questi vestiti economici sono una delle fonti che immettono plastica nella nostra catena alimentare.
Poi ci sono le questioni relative ai diritti umani e l’inquinamento atmosferico, le emissioni di carbonio (ogni anno le emissioni globali della produzione tessile equivalgono a 1,2 miliardi di tonnellate di CO2), le miglia aeree, il consumo di indumenti invenduti sotto quella spinta incessante e inutile per comprare sempre di più e di più.