Cambiamenti climatici, Clima e ambiente, energie rinnovabili

Gli animali che proliferano in città sopravviveranno alla distruzione dell’ambiente!

Gli animali che proliferano in città sopravviveranno alla distruzione dell’ambiente!

By daniele

Le specie animali che stanno attualmente proliferando in città sono le meglio attrezzate per resistere alla distruzione della natura, all’inquinamento e ai cambiamenti climatici: riuscire a sopravvivere in questo ambiente nocivo è la prova di una resistenza a lungo termine.

Se il tasso di scomparsa della biodiversità è allarmante a causa dell’urbanizzazione, alcune specie riescono a trarre vantaggio da questa modificazione del loro ambiente: stabilendosi nel centro della città, gli animali dimostrano la loro capacità di sopravvivere in ambienti ostili: calore più elevato rispetto al campagna a causa della concentrazione di edifici, inquinamento dell’industria e dei trasporti, rumore e forte attività umana.

Secondo la Concordia University del Quebec, le specie in grado di proliferare in un ambiente così degradato sono campioni di adattamento. Le città diventano così un vero e proprio ecosistema a sé stante. Ade sempio, i coyote sono tra gli animali che si sono meglio adattati alle città del Nord America

Le specie devono mutare il più rapidamente possibile per sopravvivere in città

La biodiversità di 160 città in tutto il mondo è stata studiata per capire come animali e insetti cambiano per resistere alle condizioni urbane. In Canada e negli Stati Uniti scoiattoli rossi, coyote e cince si sono perfettamente abituati alla città, e in tutto il mondo: le mosche. Questi hanno migliorato le loro capacità fisiche, crescendo più velocemente, perché la città presenta più pericoli, e tollerando temperature più elevate rispetto ai loro cugini di campagna.

A Puerto Rico, le lucertole anole di città sono gradualmente mutate: hanno zampe più grandi e più dita rispetto alle loro controparti che vivono allo stato brado, probabilmente per arrampicarsi meglio sui muri e sulle finestre degli edifici. Le specie che cambiano più velocemente, in termini di corpo ma anche di comportamento, sono le uniche le cui popolazioni non crollano nonostante l’urbanizzazione, l’inquinamento e il riscaldamento globale.