Carta igienica contaminata da PFAS, i rischi per la salute
17 Marzo 2023
I PFAS si trovano nelle padelle antiaderenti, negli involucri alimentari e… nella carta igienica. L’Europa vuole mettere al bando queste sostanze, chiamate anche “forever chemicals“, nemiche dell’ambiente e della salute.
Secondo uno studio dell’American Chemical Society pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology Letters, la carta igienica che utilizziamo ogni giorno contiene sostanze per- e polifluoroalchiliche, altrimenti note come PFAS. La loro presenza nel rivestimento antiaderente delle nostre padelle è stata resa popolare dal film di successo Dark Waters. Resistenti all’acqua e al grasso, i PFAS consentono di impermeabilizzare gli indumenti, come il Gore-Tex, e sono presenti negli imballaggi alimentari o nei ritardanti di fiamma aggiunti a divani o poltrone.
I ricercatori americani hanno analizzato i rotoli di carta igienica venduti in Nord, Sud e Centro America, Africa ed Europa occidentale. Hanno inoltre raccolto campioni di fanghi di depurazione da impianti di trattamento in Florida, USA, e analizzato i dati sui fanghi di altri paesi. Le acque reflue sono infatti una sentinella della salute delle popolazioni. Sono utilizzati in particolare per monitorare la diffusione del Covid.
I ricercatori hanno analizzato 34 PFAS: i PFAS sono una grande famiglia di oltre 4.000 composti chimici: 6 sono stati rilevati nei campioni. Il più importante è il 6:2 diPAP. Sapendo che vengono utilizzati circa 10 chilogrammi di carta igienica per persona all’anno, i ricercatori hanno scoperto che l’89% del diPAP 6:2 nei fanghi di depurazione proveniva dalla carta igienica. Questo è il numero più alto nello studio. Negli Stati Uniti, ad esempio, solo il 3,7% del diPAP 6:2 trovato nei fanghi di depurazione proviene dalla carta igienica. Il resto proviene da cosmetici, tessuti e imballaggi alimentari.
I PFAS si trovano nella carta igienica perché a volte vengono aggiunti dai produttori durante la trasformazione del legno in pasta o sono già presenti nella carta riciclata trasformata in rotoli. Optare per la carta igienica riciclata non è quindi una soluzione.
Per i ricercatori, ridurre l’uso di PFAS nella carta igienica è una questione cruciale perché i fanghi di depurazione, una volta trattati, vengono regolarmente utilizzati per l’irrigazione. È anche un problema di salute pubblica: si ritiene che i PFAS siano responsabili di problemi cardiovascolari, aumento dei livelli di colesterolo, ridotta fertilità e ridotta risposta immunitaria ai vaccini.
Quasi 17.000 siti sono contaminati
Dalla carta igienica al nostro cibo o alla nostra acqua potabile, oggi i PFAS sono assolutamente ovunque. Il quotidiano Le Monde, insieme ad altri diciassette media europei, ha mappato per la prima volta la massiccia diffusione degli inquinanti PFAS in Europa. Quasi 17.000 siti sono contaminati “a livelli che richiedono l’attenzione delle autorità pubbliche”.