Come combattere il cambiamento climatico? Immaginando il futuro
24 Maggio 2022
Gli esseri umani e gli animali selvatici affrontano nuove sfide per la sopravvivenza a causa del cambiamento climatico. Siccità, tempeste, ondate di calore, innalzamento del livello del mare, scioglimento dei ghiacciai e riscaldamento degli oceani più frequenti e intensi possono danneggiare direttamente gli animali, distruggere i luoghi in cui vivono e devastare i mezzi di sussistenza e le comunità delle persone. Dovremmo agire collettivamente per condividere l’uno con l’altro visioni alternative e per costruire un futuro condiviso. Dovremmo provare a immaginare un mondo il cui destino climatico non sia inevitabile e lavorare su come potrebbe essere il futuro della Terra se facessimo ciò che è necessario.
Un impegno più che necessario perché gli effetti del cambiamento climatico accrescono la competizione per risorse come terra, cibo e acqua, alimentando le tensioni socioeconomiche e, sempre più spesso, portando a sfollamenti in massa.
Il clima è un anche un pericoloso moltiplicatore di rischio che aggrava le sfide già esistenti. La siccità in Africa e in America Latina alimenta direttamente disordini politici e violenze. La Banca Mondiale stima che se non riusciremo a fare qualcosa oltre 140 milioni di persone nell’Africa subsahariana, in America Latina e nell’Asia meridionale saranno costrette a migrare entro il 2050.
In questi tempi difficili, in cui tutti siamo chiamati a fare qualcosa, si sta diffondendo l’eco-ansietà. Come spiega il meteorologo e giornalista climatico Eric Holthaus le persone stanno vivendo un vero e proprio disagio per il cambiamento climatico, provando anche una certa ansia per il futuro della Terra e di chi la abiterà.
Oltre all’ecoansia si sta diffondendo anche la solastalgia un sentimento diffuso che si contraddistingue per un senso di desolazione, malinconia e perdita.
Holthaus suggerisce anche come potremmo, collettivamente, dover affrontare un processo di lutto una volta che ci sarà la consapevolezza generale che il mondo e le strutture sociali come le conosciamo dovranno subire cambiamenti molto significativi.