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Come funziona il car sharing?

Come funziona il car sharing?

By germana

Il “car sharing”, in italiano “auto condivisa” o “condivisione dell’auto” rappresenta  un servizio di movimento in città. Il car sharing consente l’uso di un veicolo da parte delle persone, dietro alla prenotazione su noleggio per un breve arco temporale, da pochi minuti a qualche ora, pagando per l’effettivo uso che l’utente ne ha fatto. 

Il servizio di car sharing è incluso nei programmi di “mobilità sostenibile”, al fine di sostituire il possesso privato di un bene con la logica di condivisione di un servizio, senza però dover rinunciare alle proprie necessità di spostamento. Il car sharing si è diffuso con il conseguente diffondersi dei servizi di rete Internet e dei device mobili, come gli smartphone. Infatti, il servizio di auto condivisa si basa sull’uso della rete e delle applicazioni per smartphone, soprattutto nella fase di iscrizione e fruizione del noleggio del servizio in autonomia. Grazie a queste applicazioni, infatti, è possibile aprire o chiudere l’auto a distanza, anche se la chiave si trova nel veicolo stesso. 

Il car sharing si declina secondo quattro diverse modalità: “Auto condivisa andata e ritorno”. Questa prima modalità ha delle postazioni fisse, poste nei punti nevralgici della mobilità cittadina e dei quartieri, secondo una distanza prestabilita. In ogni postazione, si trovano più veicoli disponibili. Quando l’utente attiva il noleggio del veicolo, controlla se il mezzo prescelto si trova nelle vicinanze, prenotando subito per il periodo di tempo di cui ha necessità. L’arco temporale prescelto può essere ampliato oppure la riconsegna del veicolo può essere effettuata anche in anticipo rispetto al programma stabilito. La macchina va restituita nello stesso parcheggio in cui è stata prelevata, mentre per l’apertura e la chiusura del veicolo è prevista una carta elettronica. Il computo totale del noleggio è dato da un costo relativo a cui si aggiunge il tempo sommato ad un “costo chilometrico”.

La seconda modalità prevede, invece, il servizio di “Auto condivisa a senso unico”. Il gestore di questo servizio deve organizzare il noleggio di una serie di auto tutte dello stesso modello e parcheggiate dagli utenti dentro una zona precisa. L’utente che ha l’iscrizione al servizio effettua la prenotazione presso il punto geografico a lui più vicino, usando la mappa via Internet o attraverso un’applicazione dello smartphone. Dopo aver fruito del veicolo, l’utente lo riporterà presso il punto coordinato dal gestore. Se ci sono soste più o meno lunghe e l’auto è ferma o chiusa, la prenotazione prevederà delle spese inferiori. 

La terza modalità di coniuga secondo la modalità “peer-to-peer”, conosciuta anche come “condivisione di veicoli privati”, simile nel funzionamento al servizio “andata e ritorno”, sia per le modalità di noleggio sia per la tipologia di pagamento, ma la gestione è a carico di un soggetto terzo. 

La quarta modalità prevede la modalità di car sharing denominata di “proprietà frazionata”, che permette agli utenti di possedere in comproprietà un veicolo per poi dividerne spese e costi. 

Il servizio di car sharing è utile e funzionale soprattutto in quei centri urbani molto popolati, al fine soddisfare le necessità di spostamento degli utenti, facendo ricorso ai mezzi pubblici o “la mobilità non motorizzata”; diventa pratico in quei contesti urbani dove “la densità della popolazione consente di coprire un numeroso bacino di utenza con ciascun parcheggio, mantenendo modesta la distanza tra il parcheggio e l’abitazione degli utenti”; abbatte i costi legati al possesso di un’auto di propriet. Infatti, il servizio di car sharing torna utile soprattutto quando l’utente usa poco l’automobile e, facendo ricorso a questo servizio, potrà tagliare i costi legati all’assicurazione, al garage, alle revisioni e ai diversi servizi di manutenzione legati al suo possesso.