Come ridurre lo spreco di cibo
8 Marzo 2022
La lotta al cambiamento climatico può partire anche dalla tavola. Un’attenzione e un contributo che ognuno può dare ogni giorno senza dover per forza stravolgere la propria vita. In questo articolo parliamo di come ridurre lo spreco di cibo a tavola.
Oggigiorno, lo spreco alimentare è un dato di fatto che non possiamo più ignorare. Si tratta però di una questione complessa e globale. Quello che però possiamo fare è studiare delle soluzioni semplici da abbracciare anche per il proprio benessere. È risaputo, ridurre gli sprechi alimentari in casa aiuta a mangiare meglio e a risparmiare denaro.
Essere consapevoli della perdita di cibo nelle catene di approvvigionamento alimentare e di come funzionano queste ti aiuterà a sostenere i marchi alimentari più ecofriendly, gli agricoltori e i produttori sostenibili che stanno lavorando duramente per ridurre gli sprechi.
I rifiuti alimentari sono il cibo che non viene utilizzato, mangiato o scartato e quindi finisce nel cestino.
Gli alimenti vengono sprecati nelle case, nei ristoranti, negli hotel, nei bar, nei supermercati e poi a ogni livello della filiera alimentare, dalle fattorie ai produttori, agli confezionatori, ai distributori e così via.
Lo spreco alimentare è un grosso problema per la nostra società perché il pianeta sta soffrendo. Buttiamo via troppo cibo, il che si traduce come uno spreco di materiali, di risorse e di emissioni di carbonio utilizzate per coltivare e produrre quel cibo.
Inoltre va considerato che più è lunga e complessa è la catena di approvvigionamento in tutto il mondo, più cibo viene perso in ogni fase.
Le famiglie sono responsabili di più della metà del problema dello spreco alimentare poiché tutti noi acquistiamo in eccesso nei supermercati e non mangiamo tutto. E poi c’è l’annosa questione degli imballaggi che sono un notevole problema.
Non solo i nuclei familiari sono responsabili di questo disastro, anche i supermercati sprecano enormi quantità di cibo, basti pensare al caso della verdura e della frutta brutta.