Cosa fare per ridurre l’inquinamento indoor?
8 Giugno 2022
Gli studi dimostrano che l’aria all’interno delle nostre case o uffici è spesso più inquinata dell’aria esterna (addirittura fino a 7 volte di più), nonostante l’inquinamento delle auto o delle fabbriche. L’inquinamento indoor inoltre, favorisce l’insorgenza di malattie respiratorie, allergie, tumori, ecc. Come si limita quindi l’inquinamento domestico? Ecco 5 semplici consigli.
Inquinamento indoor, definizione
L’inquinamento indoor o inquinamento domestico è definito dal Ministero dell’ambiente come: “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”.
Contaminanti fisici
- radon, proveniente dai materiali da costruzione
- campi elettromagnetici (CEM), prodotti da impianti radio-TV e per telefonia mobile, da impianti per il trasporto e la trasformazione dell’energia elettrica o dagli elettrodomestici
- rumore, responsabile dell’inquinamento acustico.
Contaminanti chimici
- monossido di carbonio (CO)
- biossido di azoto (NO2)
- biossido di zolfo (SO2)
- composti organici volatili (COV)
- formaldeide (CH2O
- benzene (C6H6
- idrocarburi aromatici policiclici (IPA)
- ozono (O3)
- particolato aerodisperso (PM10, PM2,5)
- composti presenti nel fumo di tabacco ambientale
- pesticidi
- amianto
Contaminanti biologici
- funghi, batteri, parassiti, acari, muffe, virus
- acari della polvere e delle loro feci, residui di pelle, la saliva, la forfora, l’urina degli animali domestici, peli, capelli, etc.
Come ridurre l’inquinamento indoor
Ecco i nostri consigli per ridurre l’inquinamento indoor:
1. Far arieggiare regolarmente la casa
Primo passo per una casa con aria interna sana: la ventilazione. Questo piccolo, innocuo gesto fa molto per preservare la qualità dell’aria della tua casa: aiuta ad eliminare le particelle sospese e a far circolare l’aria. Si potrebbe pensare che sia meglio tenere le finestre chiusi, soprattutto quando si vive in città per evitare l’inquinamento legato al traffico automobilistico, eppure non è così.
Gli esperti consigliano di arieggiare una decina di minuti al mattino e dieci minuti la sera per permettervi di rinnovare regolarmente l’aria della vostra casa. Pensa anche alla ventilazione all’interno della tua casa: l’aria deve circolare tra le stanze per evitare che le sostanze inquinanti ristagnino. Pertanto, lasciare le porte aperte il più possibile o assicurarsi che le aperture sotto le porte non siano ostruite. Lo stesso vale per i sistemi di ventilazione che devono essere manutenuti regolarmente.
2. Combattere l’umidità dell’aria interna
L’umidità è uno dei principali fattori che contribuiscono all’inquinamento dell’aria interna nelle case. Un’abitazione umida accumula più sostanze inquinanti e inoltre è un ambiente ideale per lo sviluppo di muffe. Misura l’umidità nella tua casa e agisci per ridurla se è troppo alta!
La casa dovrebbe idealmente avere un’umidità compresa tra il 40 e il 60%. Se superi troppo queste soglie, considera di arieggiare più regolarmente per evacuare l’umidità, o investi in un deumidificatore per ambienti che assorba l’umidità in eccesso.
3. Scegliere prodotti e attrezzature più sani per la tua aria interna
Molti prodotti per la casa, ma anche i complementi d’arredo, contribuiscono all’inquinamento dell’aria interna nelle case. Divani, mobili, prodotti per la pulizia, materie plastiche… Molti prodotti utilizzati quotidianamente contribuiscono all’emissione di composti organici volatili e altri inquinanti. Per evitare ciò, scegli per quanto possibile mobili realizzati con materiali naturali, privi di vernici sintetiche e colle ricche di composti chimici volatili. Per i tuoi prodotti per la pulizia è la stessa cosa: puoi privilegiare i prodotti più naturali come i saponi neri, piuttosto che prodotti per la pulizia complessi che spesso contengono molti composti inquinanti.
4. Fare manutenzione degli elettrodomestici
Ricorda anche di manutenere correttamente i tuoi elettrodomestici, poiché possono contribuire a inquinare l’aria all’interno delle tue case. Forni, ventilazione, stufe, caldaie: tutti possono emettere gas inquinanti o polveri sottili se mal tenuti. I sistemi di ventilazione devono essere puliti regolarmente, la caldaia o il sistema di condizionamento dell’aria devono essere controllati annualmente e anche gli apparecchi di cottura o i dispositivi che utilizzano il gas devono essere puliti. Solo una manutenzione regolare può garantire il corretto funzionamento di questi dispositivi e assicurarsi che contribuiscano il meno possibile all’inquinamento delle abitazioni.
5. Attenzione ad alcune attività inquinanti
Infine, un po’ di buon senso può limitare il rischio di inquinamento, soprattutto quando si praticano determinate attività. La cucina, ad esempio, è un momento in cui inquiniamo enormemente l’aria all’interno delle nostre case. La cottura in forno, in padella o alla griglia, ad esempio, emette fumi di cottura, polveri legate alla combustione di gas o cibi, schizzi di grasso, ecc. Stessa cosa per il fai da te, soprattutto quando si usano vernici o segare, carteggiare o alesare certi superfici.
In questo caso, ricordati di ventilare bene, o anche di svolgere alcune attività all’aperto, soprattutto quelle che coinvolgono prodotti ricchi di composti organici volatili e inquinanti vari.