Il Kintsugi, l’arte antica che è diventata green
28 Febbraio 2022
Il Kintsugi è un’arte antica che consiste nel riparare gli oggetti rotti incollandoli riempendo le crepe con l’oro o qualcosa di molto simile.
Secondo una affascinante leggenda nipponica tutto iniziò con lo shogun Ashikaga Yoshimasa. Un giorno, dopo aver rotto la sua tazza di porcellana preferita, disperato decise di farla aggiustare e non semplicemente di buttarla. Gli fu restituita ma il risultato non lo convinse, era tenuta insieme da delle graffette, insomma non era proprio un gran vedere. Poteva ancora usarla ma era antiestetica, per questo chiese a un artigiano di trovare una soluzione più elegante. L’uomo provò una nuova tecnica, inserì una resina laccata mista ad oro in ogni crepa. Quando vide la coppa, lo shogun pensò subito che le strisce dorate aumentassero il suo valore. Da allora questa tecnica è diventata parte della filosofia giapponese. Secondo questi principi, il valore di una cosa non sta solo nella sua bellezza, ma nelle sue imperfezioni, che non devono essere nascoste, ma addirittura celebrate. Questa filosofia di vita è applicabile ad ogni campo e non solo agli oggetti. Possiamo pensare ai rapporti con delle crepe, o a noi stessi certi giorni. Se ci volessimo solo limitare alle cose il kintsugi ci insegna a non sprecare. Bisogna ripararle, rinforzarle e dar loro una nuova possibilità. Generalmente oggigiorno quando qualcosa si rompe viene gettato e sostituito senza pensarci troppo. Un atteggiamento consumista tipico della nostra società che ci rende degli spreconi e che danneggia profondamente l’ambiente. Il Kintsugi, invece, ci insegna a vedere la bellezza con altri occhi, ad apprezzare i difetti e gli errori e a valorizzare il nostro percorso. Grazie a questa antica filosofia possiamo imparare a risparmiare e a inquinare meno oltre che avere maggiore consapevolezza del valore delle cose. Insomma abbiamo tanto da imparare da questa filosofia ma questa sarà in grado di migliorare la nostra vita!