Il problema dei fertilizzanti
20 Maggio 2022
Uno dei problemi della produzione alimentare tradizionale è il deflusso dei fertilizzanti, noto anche come eutrofizzazione. È un processo degenerativo che riguarda le acque ed è indotto da un eccessivo apporto di sostanze fertilizzanti (azoto, fosforo ed altre sostanze fitostimolanti) portate a mare dagli insediamenti costieri e dai fiumi.
L’eutrofizzazione provoca cambiamenti strutturali nell’ecosistema, come: l’aumento della produzione di alghe e piante acquatiche, l’estinzione delle specie ittiche, il deterioramento generale della qualità dell’acqua e altri effetti che ne riducono e precludono l’uso.
In pratica quando le colture cioè vengono fertilizzate, c’è la possibilità che i nutrienti in eccesso entrino nell’ambiente circostante e nei corsi d’acqua, il che può portare alla distruzione degli ecosistemi naturali.
Alcuni potrebbero suggerire come risposta a questo problema il ricorrere all’agricoltura biologica ma purtroppo non è la soluzione perfetta. Sebbene i metodi di agricoltura biologica debbano essere privi di fertilizzanti sintetici e pesticidi, non sono totalmente scevri di sostanze chimiche.
Pertanto, il passaggio ai prodotti biologici non risolve del tutto i problemi di deflusso.
È stato dimostrato però che i prodotti biologici hanno meno residui di pesticidi rispetto alle loro controparti coltivate in modo convenzionale.
Anche se non puoi modificare direttamente le pratiche di fertilizzazione delle aziende agricole come consumatore, puoi sostenere opzioni più rispettose dell’ambiente, come l’uso di colture di copertura e la piantumazione di alberi per gestire il deflusso.
Al fine di ridurre l’eutrofizzazione indotta dall’uomo, è necessario soprattutto ridurre il carico di azoto e fosforo negli oceani che può essere ottenuto modificando le pratiche agricole, ad esempio limitando l’uso di fertilizzanti e ottimizzando l’uso dei nutrienti in base al fabbisogno delle colture. Serve poi una pianificazione dell’uso dei fertilizzanti, in modo da ridurre al minimo il dilavamento dalla terra ed è anche utile sostenere progetti che prevedono la creazione di fattorie agricole più sostenibili.
Tra le soluzioni ai problemi di eutrofizzazione c’è senz’altro la riduzione delle fonti di azoto atmosferiche, la pulizia delle acque reflue, un migliore controllo delle fonti di nutrienti urbane diffuse come il deflusso dalle strade e dalle fognature e l’introduzione di zone umide come pozzi di nutrienti.