La deforestazione in Amazzonia e nel resto del mondo
3 Agosto 2022
In tutto il mondo, la deforestazione non è omogenea. Alcune regioni del mondo sono riuscite a proteggere le loro foreste dalla deforestazione, mentre altre hanno visto le loro foreste ridursi per anni. Ecco alcuni esempi della situazione della deforestazione nel mondo, in particolare nelle tre grandi aree di deforestazione globale: Sud-est asiatico (Indonesia in particolare), Amazzonia (Brasile in particolare) e Africa.
Deforestazione in Brasile e Amazzonia
Anche il Brasile e il bacino amazzonico sono importanti aree di deforestazione globale. La foresta amazzonica è uno dei più grandi hotspot forestali del mondo, con riserve di biodiversità molto importanti. È anche considerato uno dei polmoni del pianeta per la sua capacità di immagazzinare carbonio e produrre ossigeno.
A partire dagli anni ’60, quest’area è stata oggetto di una rapida deforestazione: dagli anni ’60 avrebbe perso quasi 760.000 km2 di superficie forestale, ovvero quasi il 20% della sua superficie iniziale. Inizialmente, prima degli anni ’80 e ’90, la maggior parte della deforestazione era legata a grandi progetti industriali (dighe, strade, miniere) e all’agricoltura di sussistenza da parte di piccoli agricoltori locali.
Tuttavia, negli ultimi trent’anni le cause della deforestazione sono cambiate. Lo sviluppo dell’agricoltura industriale e in particolare dell’allevamento ha portato a una rapida accelerazione della deforestazione.
Deforestazione e allevamento nella foresta amazzonica
Secondo i vari rapporti sull’argomento (Greenpeace, FAO) l’allevamento è responsabile di circa il 70-80% della deforestazione nella regione amazzonica, se includiamo la produzione di semi di soia o mangimi per animali. Lo sviluppo della produzione zootecnica intensiva, associata a un consumo sempre crescente di carne nei paesi sviluppati, sarebbe quindi la principale causa della deforestazione amazzonica.
Deforestazione nel sud-est asiatico, Indonesia e Borneo
L’Indonesia e l’isola del Borneo sono emblematiche del fenomeno globale della deforestazione. In effetti, questa regione del sud-est asiatico è naturalmente uno dei serbatoi più ricchi di foreste e biodiversità al mondo. Ma allo stesso tempo è anche una delle regioni che ha subito la maggior deforestazione negli ultimi decenni. Secondo la FAO, solo tra il 1990 e gli anni 2000, l’Indonesia ha perso circa 3 milioni di ettari di foresta. e il fenomeno sta accelerando: il Paese avrebbe perso altri 6 milioni di ettari di foresta tra il 2000 e il 2012.
Deforestazione e olio di palma
Una delle maggiori cause di deforestazione in Indonesia e nel Borneo è probabilmente la produzione di olio di palma. Secondo la FAO, tra il 1990 e il 2000 quasi 6 milioni di ettari di piantagioni di palma da olio hanno gradualmente sostituito le foreste indonesiane. L’industria dell’olio di palma è stata a lungo uno dei maggiori contributori alla deforestazione nel sud-est asiatico.
Anche l’80% della deforestazione indonesiana sarebbe praticata illegalmente. Ma di fronte alle pressioni delle ONG e delle nuove normative, oltre che dei consumatori, la situazione nel settore dell’olio di palma sta lentamente iniziando a normalizzarsi. Stanno cominciando ad apparire le certificazioni, comprese le etichette di olio di palma sostenibile. L’Indonesia ora rappresenta quasi il 35% della produzione globale di olio di palma sostenibile. L’industria pone ancora seri problemi ambientali, ma i riflettori dei media su questo argomento stanno iniziando a spostare le linee.
La deforestazione in Africa
Anche l’Africa è una delle principali aree di deforestazione nel mondo. L’Africa, infatti, subisce più deforestazione dell’Asia: in Africa ogni anno scompaiono circa 2 milioni di ettari di foresta. Anche se si parla meno di deforestazione africana che di deforestazione asiatica, l’Africa è oggi estremamente minacciata dalla deforestazione.
Le cause della deforestazione in Africa: l’agricoltura locale
A differenza dell’Asia o dell’Amazzonia, l’Africa è in fase di deforestazione, le cui principali cause non sono legate all’agricoltura commerciale. La maggior parte della deforestazione africana è opera di piccoli agricoltori che producono agricoltura di sussistenza locale.