La situazione climatica è peggiore del previsto
13 Aprile 2022
Secondo l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite, il cambiamento climatico sta causando impatti maggiori delle previsioni scientifiche e ciò avviene a temperature più basse del previsto, sconvolgendo i sistemi naturali e incidendo sulla vita di miliardi di persone in tutto il globo.
Il rapporto indica anche che la siccità e le ondate di calore stanno uccidendo alberi e coralli. L’innalzamento del livello del mare, invece, costringe le popolazioni nelle aree a rischio a lasciare le proprie case. Come se ciò non bastasse le condizioni più estreme aumentano la probabilità di conflitti violenti. Se il riscaldamento globale non viene arrestato, la metà delle specie che vivono sulla terraferma potrebbe estinguersi e gli eventi meteorologici estremi diventeranno sempre più comuni. Abbiamo avuto già un assaggio di tutto ciò ma quello che ci attende è molto peggio di quanto pensassimo.
Secondo l’osservatorio delle Nazioni Unite i più a rischio sono i poveri, i giovanissimi e gli anziani, le minoranze etniche e le popolazioni indigene. Sebbene esistano misure per limitare l’impatto dei cambiamenti climatici, l’unico passo veramente significativo è ridurre le emissioni di gas serra il prima possibile.
Ad oggi, tali emissioni hanno comportato un aumento medio della temperatura globale di appena 1,1 gradi Celsius.
Questo leggero innalzamento può sembrare impercettibile ma è stato sufficiente per iniziare a sciogliere il permafrost e a danneggiare le foreste a causa degli incendi.
Il rapporto attesta, inoltre, che il cambiamento climatico sta già incidendo pesantemente sull’agricoltura, la silvicoltura, la pesca e l’acquacoltura.
Il rapporto conclude che l’aumento delle ondate di calore, della siccità e delle inondazioni sta già superando le soglie di tolleranza di piante e animali, causando la mortalità di massa in diverse specie. Queste condizioni estreme causano impatti a cascata sempre più difficili da gestire.
Come ogni specie possiamo adattarci, ma abbiamo anche l’urgente bisogno di ridurre le emissioni per scongiurare impatti ancora peggiori.