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Lavaggio dei vestiti e microplastiche, l’impatto ambientale

Lavaggio dei vestiti e microplastiche, l’impatto ambientale

By daniele

L’impatto ambientale dei nostri capi d’abbigliamento è legato non solo alla produzione e al trasporto, ma anche al loro utilizzo.

Il danno delle microplastiche

Durante il lavaggio, nylon, poliestere, elastan o persino acrilico, rilasciano microparticelle di plastica. Troppo piccole per essere filtrate dagli impianti di trattamento delle acque reflue, finiscono nell’oceano e talvolta vengono mangiati dai pesci.

In totale, 500.000 tonnellate di microparticelle di plastica finiscono negli oceani ogni anno, ovvero 50 miliardi di bottiglie di plastica. Poiché non sono molto biodegradabili, sono la principale fonte di inquinamento degli oceani prima dei sacchetti di plastica.

Lavaggio – asciugatura – stiratura: un ciclo che consuma acqua ed energia

Il lavaggio, l’asciugatura e la stiratura dei nostri capi hanno un impatto non indifferente sull’ambiente, non solo dal punto di vista del consumo di acqua e di energia, ma anche delle sostanze tossiche.

Consumo d’acqua

Il 12% dell’acqua consumata ogni anno nelle case francesi è attribuita alla sola lavatrice. Ciò rappresenta più di 14.000 litri di acqua all’anno, l’equivalente di ciò che beviamo in 12 anni. Più spesso lavi i tuoi vestiti, più acqua usi.

Consumo di energia

Il lavaggio a 90°, invece, consuma tre volte più energia rispetto al lavaggio a 30°, perché riscalda l’acqua che consuma più energia durante un ciclo di lavaggio. Tuttavia, in generale, è sufficiente un lavaggio a 30° in un ciclo breve.

Per quanto riguarda l’asciugatura, è possibile evitare l’uso dell’asciugatrice facendo centrifugare alla velocità massima che il bucato può sopportare e poi stendendolo all’aria aperta.

Prodotti tossici contenuti nel bucato

Il detersivo per fare il bucato contiene tra le 15 e le 25 molecole, a volte derivate dal petrolio. Si possono citare gli enzimi, che digeriscono le macchie, o i tensioattivi (tra cui il più antico, il sapone), che bagnano lo sporco per poi disperderlo. Secondo diversi studi, l’ecotossicità dell’acqua di lavaggio – quella che va nello scarico – è provata per tutti i detersivi, siano essi in polvere, pastiglie o liquidi.

Tra il 2000 e il 2014, secondo uno studio di McKinsey, il consumo globale di abbigliamento è raddoppiato. Ma poiché i nostri armadi non sono espandibili all’infinito, alcune vestiti devono essere buttati. Gli europei smaltiscono 4 milioni di tonnellate di tessuti ogni anno. Sfortunatamente, anche se potrebbero avere una seconda vita, l’80% viene gettato nel cestino dei rifiuti domestici e finisce per essere sepolto o incenerito.