Cambiamenti climatici, Clima e ambiente, energie rinnovabili

Oltre l’Agenda 2030: la bioeconomia

Oltre l’Agenda 2030: la bioeconomia

By daniele

Negli ultimi decenni, il termine sviluppo sostenibile è diventato una parola d’ordine nel discorso sullo sviluppo globale. Gli esperti di tutto il globo hanno indagato con urgenza tutte le possibili misure per non peggiorare la situazione climatica. 

Nel 2015, le Nazioni Unite hanno individuato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) rintracciabili nell’Agenda 2030. Sulla scena politica europea e mondiale, i recenti eventi hanno fornito la spinta necessaria per orientarci finalmente verso un modello di crescita economica più socialmente responsabile. I politici sono chiamati ad attuare politiche e strategie per migliorare il nostro impatto sul pianeta. A guidarli c’è il Green Deal dell’Unione Europea, all’interno del quale la bioeconomia costituisce un elemento chiave per la creazione di un’economia sostenibile e a emissioni zero.

La bioeconomia può essere vista come una produzione e un uso basati sulla conoscenza di risorse naturali/biologiche, insieme a processi e leggi, che consentono di fornire beni e servizi economici in modo rispettoso dell’ambiente. Secondo alcuni esperti, la bioeconomia ha un potenziale incredibile, a partire dalla sua capacità di mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Nei prossimi decenni, il mondo assisterà a una maggiore concorrenza nell’approvvigionarsi ma le risorse naturali sono sempre più limitate e il cambiamento climatico avrà un impatto sui sistemi di produzione primaria, come l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca e l’acquacoltura.

È necessaria una transizione verso un uso ottimale delle risorse biologiche rinnovabili. Dobbiamo muoverci verso sistemi di produzione sostenibili. Sistemi in grado di produrre più cibo, fibre e altri prodotti a base biologica ma con meno input, meno impatto ambientale e ridotte emissioni di gas serra.

La bioeconomia non è dunque semplice da spiegare ma contrasta il cambiamento climatico attraverso diversi meccanismi. Possiamo immaginarla come la transizione dei comparti industriali verso la sostenibilità.  

Il suo scopo è ridurre la dipendenza dalle risorse naturali, trasformare l’industria, promuovere la produzione sostenibile di risorse rinnovabili.