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Produrre carbone ecologico: sogno o realtà?

Produrre carbone ecologico: sogno o realtà?

By daniele

Questo approccio creatore di posti di lavoro consente di produrre carbone da fonti non fossili per le famiglie.

Siamo certi che sia possibile andare oltre in questa logica e proporre agli Stati e alle autorità locali di questi Paesi, di abbandonare i massicci investimenti in enormi discariche per investire nei centri di smistamento.

La cernita permette di separare sottoprodotti recuperabili, materiali inerti e plastiche. La massa di rifiuti fermentescibili così accantonata può, a costi molto contenuti, essere trasformata in carbone ecologico grazie alla carbonizzazione.

Questo carbone viene poi utilizzato dalle famiglie, che usano massicciamente il carbone per cucinare, ma che provoca deforestazione e problemi di salute durante la sua combustione.

Questa alternativa ecologica permette di beneficiare di un combustibile pulito ea basso costo, costituendo così un vero vantaggio per le famiglie.

Il carbone proveniente dalla carbonizzazione dei rifiuti, detta anche carbonizzazione idrotermale, viene utilizzato anche e soprattutto per sostituire il carbone consumato nelle centrali elettriche o nei cementifici, per sostituire il carbone proveniente dalla deforestazione o dalle miniere. Gli obiettivi sono sostanziali e permetterebbero di trattare e recuperare il 90% dei rifiuti prodotti.

Nell’Africa sub-sahariana, l’energia del legno rappresenta dal 60 al 90% dei bilanci energetici nazionali effettivi. Le formazioni forestali in Africa coprono circa 675 milioni di ettari, il 17% dell’area forestale globale. Tuttavia, tra il 1990 e il 2010, il continente ha registrato una perdita di 75 milioni di ettari (il 10% della copertura iniziale), principalmente nei cinque paesi con le aree forestali più estese (Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Angola, Zambia e Mozambico) , così come in Camerun, Nigeria, Tanzania e Zimbabwe.

Sono stati attuati programmi di piantagione forestale, ma questi sforzi di rimboschimento sono in gran parte annientati dal degrado delle formazioni forestali, legato al loro sfruttamento incontrollato, al disboscamento, agli incendi boschivi o al pascolo eccessivo.

La perdita di superficie forestale osservata in Africa si traduce in una diminuzione degli stock di carbonio trattenuti nelle sue foreste con le conseguenti conseguenze per la lotta al cambiamento climatico.