Qual è l’impatto ambientale dei cosmetici
9 Novembre 2022
Il trucco, se può aiutare a stare bene con se stessi, non fa necessariamente bene alla nostra pelle, né all’ambiente. Vale lo stesso discorso per un gran numero di prodotti di bellezza e cura.
Difficile dire di cosa siano fatti i cosmetici a volte applicati sul viso ogni mattina. A ben guardare, gli ingredienti che si leggono sul retro delle confezioni non sempre fanno bene alla nostra pelle, né all’ambiente. Senza contare che questi prodotti possono anche essere piuttosto costosi.
Di fronte a questa osservazione, nasce il movimento Slow Cosmétique, con Julien Kaibeck come polena, professore di aromaterapia in Francia e Belgio. Il suo credo: “consumare meno e scegliere prodotti di qualità e più naturali”. Sia il biologico che il “fatto in casa” fanno parte di questo approccio. Decifriamo insieme l’impatto dei nostri prodotti di bellezza e i principi cardine del movimento Slow Cosmetics.
Gli impatti sulla pelle e sull’ambiente dei nostri prodotti di bellezza
Diversi studi hanno dimostrato che gli ingredienti presenti all’interno dei prodotti di bellezza non sempre sono rispettosi del corpo: allergeni e interferenti endocrini, si trovano spesso nella composizione di shampoo, deodoranti, creme viso, dopobarba…
Secondo uno studio americano, pubblicato nel 2021 sulla rivista Environmental Science and Technology Letters, molti cosmetici venduti negli Stati Uniti e in Canada contengono sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), “una classe di sostanze chimiche altamente persistenti e potenzialmente tossiche”. Queste sostanze vengono aggiunte ai cosmetici per aumentarne la durata e la resistenza all’acqua. Dei 231 prodotti cosmetici testati, il 56% dei fondotinta e dei prodotti per gli occhi, il 48% dei prodotti per le labbra e il 47% dei mascara contenevano alti livelli di fluoro, che è un indicatore dell’uso di PFAS nel prodotto.
Un’industria inquinante
I nostri prodotti cosmetici hanno anche un impatto sul pianeta, durante tutto il loro ciclo di vita. Dai prodotti utilizzati per la loro fabbricazione a volte dai prodotti petrolchimici per il trasporto: i prodotti utilizzati ovviamente, derivati dai prodotti petrolchimici (microsfere, fiocchi, oli minerali tra gli altri), l’energia necessaria per fabbricare questi prodotti, l’imballaggio spesso utilizzato in base di plastica, fine vita di questo packaging, ma anche componenti del prodotto, raramente biodegradabili, che si trovano negli ambienti acquatici.
Pertanto, alcune persone si allontanano dai prodotti cosmetici “convenzionali” delle grandi marche e promuovono un altro modello: Slow Cosmetics.
Slow Cosmetics: un’alternativa ai tradizionali prodotti di bellezza
In riferimento a Slow Food, ovvero la promozione di un’alimentazione sana, di qualità e di una modalità di produzione alimentare più rispettosa dell’ambiente di fronte all’agricoltura intensiva e al fast food, Slow Cosmetics consiste nel rivolgersi a prodotti di bellezza che siano più sani e meno inquinanti per il nostro ambiente. L’obiettivo: mettere il buon senso e l’etica al centro del processo. Concretamente, possiamo identificare 3 principi fondamentali:
Rispondere adeguatamente alle reali esigenze della pelle
Ciò richiede una buona conoscenza della pelle e di come funziona, per poter applicare i prodotti adatti al nostro tipo di pelle.
Favorire gli ingredienti naturali e limitare le trasformazioni
I seguaci del movimento Slow Cosmetics usano molti prodotti di bellezza etichettati come biologici o ne creano di propri. In questo modo, maggiore segretezza sulla composizione dei prodotti, ed è possibile eliminare gli ingredienti derivanti dalla chimica sintetica e dalla petrolchimica. In generale, cercano prodotti che siano fabbricati e utilizzati nel rispetto della natura e delle persone.
Non creare nuovi bisogni
Slow Cosmetics è anche e soprattutto voglia di soddisfare le esigenze della pelle senza crearne di nuove, come spesso farebbe credere l’industria della bellezza. Si tratta anche di riconciliarci con la nostra pelle, senza aspettarci dai prodotti ciò che non possono fare…
Ridurre gli imballaggi
Slow Cosmetics significa anche limitare gli imballaggi intorno ai prodotti, soprattutto in plastica: negli ultimi anni abbiamo visto prodotti per l’igiene sempre più solidi come dentifrici, deodoranti o addirittura shampoo. Eliminando gli imballaggi si risparmiano altrettanti materiali ed energia. Altri si rivolgono anche a marchi che offrono ricariche: tu porti la tua bottiglia vuota e la riempi direttamente in negozio con il prodotto desiderato.
Infine, le principali differenze con i prodotti industriali sono in termini di facilità di applicazione, ma anche di durata del prodotto, soprattutto nel caso in cui quest’ultimo sia fatto in casa, poiché si conserva per meno tempo rispetto a un prodotto classico.