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Questa IA riconosce i rifiuti riciclabili e potrebbe rivoluzionare la gestione dell’inquinamento da plastica

Questa IA riconosce i rifiuti riciclabili e potrebbe rivoluzionare la gestione dell’inquinamento da plastica

By daniele

Saremo 9 miliardi di abitanti sulla Terra entro il 2050: il miliardo di troppo per il pianeta? Se l’umanità continua a inquinare tanto quanto fa attualmente, questo è sicuro. Nonostante le grandi promesse dei trattati al vertice internazionale contro l’inquinamento da plastica, si sta facendo poco per combattere questo inquinamento endemico.

In attesa di utilizzare questo materiale tra metallo e plastica dalle proprietà “non spiegabili”, il riciclo è una buona soluzione di riserva, alla quale viene in aiuto l’intelligenza artificiale. Greyparrot, una start-up britannica, ha creato un’intelligenza artificiale dedicata all’analisi degli impianti di trattamento e riciclaggio dei rifiuti.

In che modo l’intelligenza artificiale può aiutare con lo smistamento?

L’azienda posiziona grandi scatole grigie rivestite di telecamere sopra i nastri trasportatori di una cinquantina di siti di riciclaggio e rifiuti in Europa. La sua intelligenza artificiale elabora poi le immagini per analizzare in tempo reale i rifiuti che passano.

Le IA hanno fatto passi da gigante nell’ultimo anno, così come la loro capacità di elaborare le immagini. Tuttavia, l’azienda ritiene che sia ancora difficile addestrare un sistema per riconoscere i rifiuti. Mikela Druckman, il suo CEO, spiega alla BBC che “un prodotto come una bottiglia di Coca-Cola, una volta gettato nella spazzatura, risulterà accartocciato, schiacciato e sporco, il che rende il problema molto più complesso dal punto di vista della compagnia.

Tuttavia, i sistemi di Greyparrot ora tracciano 32 miliardi di pezzi di rifiuti all’anno e l’azienda ha creato una gigantesca mappa digitale dei rifiuti. Queste informazioni possono essere utilizzate dai gestori dei rifiuti per migliorare la loro efficienza, ma possono anche essere condivise più ampiamente con i decisori.

Tenere traccia dei rifiuti per modificare la politica

La startup punta quindi soprattutto a un cambiamento globale delle politiche: “Il cambiamento climatico e la gestione dei rifiuti sembrano problemi diversi, ma in realtà sono collegati, perché usiamo più risorse di quelle che ne ricicliamo.“, crede Mikela Druckman.

Spera che i grandi marchi e altri produttori inizino a utilizzare i dati generati da aziende come GreyParrot e alla fine progettino prodotti più riutilizzabili.