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Il riscaldamento a legna è una soluzione per la transizione ecologica?

Il riscaldamento a legna è una soluzione per la transizione ecologica?

By tiziana

Dalla preistoria e fino allo sviluppo del carbone, la legna è stata la principale fonte di energia per il riscaldamento e la cottura dei cibi. Per riscaldamento a legna si intende l’utilizzo della legna come combustibile, per produrre calore e/o elettricità dopo la trasformazione. Ora è utilizzato sotto forma di tronchi, pellet o trucioli di bosco. L’energia del legno è un’energia rinnovabile poiché gli alberi tagliati sono sostituiti da alberi giovani, ma restano degli interrogativi: è a zero emissioni di carbonio? Questo rappresenta un rischio per la salute umana? Come gestire una foresta in modo sostenibile?

Il legno può fornire energia utilizzando diversi processi: calore, elettricità (mediante cogenerazione), biogas, biocarburanti. Sebbene questi processi basati sul legno possano essere meno efficienti dei loro concorrenti basati sui fossili, in termini di emissioni di gas serra per unità di energia prodotta, l’energia del legno proveniente da una foresta gestita in modo sostenibile è generalmente considerata carbon neutral, a differenza dei combustibili fossili.

Ciò che rende neutrale la combustione del legno è che proviene da una raccolta regolamentata per garantire una resa sostenuta. Gestione forestale sostenibile significa che i tagli sono regolati in modo che lo stato delle foreste rimanga nel tempo conforme a un certo standard selvicolturale, qualunque sia l’opzione scelta per la gestione dei popolamenti. In ogni appezzamento, gli alberi hanno all’incirca la stessa età e diametro. Quando un vecchio appezzamento viene tagliato, la perdita di carbonio che questo rappresenta è compensata da ciò che cattura un appezzamento giovane. Quindi lo stock di carbonio è costante alla scala della foresta, sia nel suolo che nei tronchi.

Pertanto, anche se emettiamo carbonio bruciando legna, la pratica della gestione sostenibile garantisce che queste emissioni siano compensate in tempo reale dal reclutamento di legno simile, altrove nella risorsa forestale.

Inoltre, la foresta è una modalità di uso del suolo particolarmente povera di input, che fornisce alla società una serie di preziosi servizi ecosistemici: biodiversità, habitat per specie ad alto valore di conservazione, acqua di qualità, sostegno a valori ricreativi o culturali. La produzione del legno alimenta posti di lavoro e offre il potenziale per un’attività industriale diffusa nei territori, sia vicino a grandi concentrazioni urbane che nelle aree rurali.

Infine, l’uso del legno come materiale induce notevoli quantità di co-prodotti (segatura, bordi, purghe, ecc.) e residui di fine vita, che possono essere utilizzati sotto forma di energia. Lo sbocco energetico contribuisce anche a finanziare l’esecuzione di lavori nel bosco (diradamento, rinnovamento di foreste degradate o in situazione di stallo sanitario), il cui interesse è vitale visti i rischi emergenti legati al riscaldamento globale.