Le scarpe in pelle possono essere ecologiche?
16 Dicembre 2022
Negli ultimi decenni, le calzature sono diventate un elemento di moda essenziale. Ci sono una moltitudine di modelli con un’ampia varietà di materiali. Tuttavia, la produzione di scarpe impone un rilascio significativo di gas serra. Dalle analisi effettuate su questo florido settore si evince che alcuni materiali sono più inquinanti di altri, come la pelle. Ma perché questo processo è così dannoso per l’ambiente? Ci sono alternative a questo problema?
Qual è l’impatto ecologico del settore calzaturiero?
Le emissioni annuali del settore calzaturiero rappresentano quasi 200 milioni di tonnellate di CO2. Una cifra sconvolgente. E un paio di scarpe emetterebbe 14 kg di CO2 durante il suo ciclo di vita.
Come annunciato nel titolo, la produzione di scarpe in pelle è molto inquinante. Questo inquinamento proviene principalmente dalla lavorazione della pelle. Legittimamente la domanda che ci si può porre è come si fa la pelle? Esistono diversi metodi di produzione, ma il più comune è la concia chimica al cromo. Viene utilizzato per oltre l’80% della pelle disponibile sul mercato mondiale.
Cos’è la concia chimica al cromo? In poche parole, questo è un metodo in cui la pelle animale (principalmente bovina) viene imbevuta di solfato di cromo, un agente conciante molto efficace. Questa combinazione di elementi permette poi alla pelle di disidratarsi e diventare imputrescibile, cioè resistente. La pelle animale poi liberata dal pelo e da altri residui viene ora trasformata in cuoio più o meno rigido a seconda delle aspettative.
Perché questo metodo di lavorazione è il più utilizzato? La spiegazione è semplice, è quello più veloce. Ci vogliono al massimo 24 ore per trasformare la pelle animale grezza in pelle lavorabile.
Infine, perché questo metodo è così poco rispettoso dell’ambiente? La ragione più ovvia è il rilascio post-uso di sostanze tossiche, come il cromo. Ma il motivo principale sta prima della lavorazione al cromo. Per avere una pelle sfruttabile, l’allevamento degli animali è una fase fondamentale. Sfortunatamente, l’allevamento del bestiame richiede enormi quantità di risorse come spazio per la crescita dell’animale e una quantità vertiginosa di acqua. Ad esempio, si stima che per produrre uno stivale in pelle, l’allevamento di bovini richieda 50 m2 di terreno oltre a 14.500 litri di acqua trattata (ovvero più di 25.000 litri di acqua non trattata).