Cambiamenti climatici, Clima e ambiente, energie rinnovabili

L’effetto Greta Thunberg: come l’attivista ha mobilitato i giovani

L’effetto Greta Thunberg: come l’attivista ha mobilitato i giovani

By daniele

Come osate?“… è la domanda che Greta Thunberg rivolse ai politici di tutto il mondo nel discorso che pronunciò nel 2019 al Climate action summit di New York. Un messaggio forte per i leader di governo che ha proiettato Greta Thunberg al rango di figura globale nella lotta al riscaldamento globale.

Un anno prima, nel 2018, l’allora quindicenne Greta Thunberg si era già distinta incitando, in un faccia a faccia con i parlamentari svedesi, tutti gli studenti a scioperare per rivendicare il diritto a un ambiente protetto e a un futuro migliore. Il vasto movimento che lancerà, “Fridays for future”, non resterà confinato in Svezia, ma troverà presto un’eco in tutto il mondo tra i giovani preoccupati per lo stato del pianeta. Quasi 10 milioni di persone risponderanno a questo appello e scenderanno in piazza per manifestare azioni concrete a favore del clima.

L’effetto “Greta Thunberg”

Questi comunicati stampa, che la renderanno la “personalità dell’anno 2019 della rivista Time”, hanno scosso i dibattiti sulle questioni ambientali e la transizione ecologica e hanno risvegliato le divisioni. Sostenuto da molti giovani e attivisti ambientali, anche lo svedese ha avuto i suoi oppositori.

Le azioni e i discorsi dell’attivista svedese hanno così scatenato l’odio e la rabbia di chi non è interessato alla transizione ecologica, come l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che si è mostrato particolarmente sprezzante invitando Greta Thunberg a “occuparsi di i suoi problemi di rabbia” in un tweet. E non è stato l’unico a criticare i discorsi dell’attivista, eppure non potremmo essere più consensuali sulle ripercussioni del riscaldamento globale sulle società umane, sulla crisi della biodiversità e degli ecosistemi.

Questa attenzione rivolta all’attivista svedese è stata tale che alcuni hanno cominciato a parlare di un “prima” e di un “dopo” Greta Thunberg. Gli scienziati hanno quindi cercato di scoprire se ci fosse davvero un effetto Greta Thunberg, e se gli individui fossero realmente influenzati dalle azioni e dai discorsi dell’attivista.

La Nuova Gioventù Verde della Norvegia

Non lontano dal paese di origine dell’attivista in Norvegia, due ricercatori, Jan Frode Haugseth ed Eli Smeplass, si sono imbattuti per caso in questo effetto Greta Thunberg. “Abbiamo avviato uno studio nel 2017, ma non riguardava specificatamente il cambiamento climatico”- ha detto in una nota il ricercatore dell’Università norvegese di scienza e tecnologia Jan Frode Haugseth – inizialmente volevamo conoscere l’opinione dei giovani norvegesi su cosa pensano del tempo in cui vivono, di la loro sensibilità sui temi che sembrano importanti per loro”.

Inviando questionari a quasi 3.000 norvegesi, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, i ricercatori hanno osservato una netta transizione dall’autunno 2019 nell’interesse di questi giovani, l’ambiente e il riscaldamento globale diventando temi prioritari per molti di loro. Impila l’anno in cui Greta è stata ampiamente pubblicizzata.

Secondo i ricercatori, dalle posizioni e dalla copertura mediatica di Greta Thunberg emergono due tendenze, quella di unire numerosi ma sparsi movimenti ambientalisti, come il movimento Youth for Climate, che nasce direttamente dall’appello allo sciopero svedese, e quella di sensibilizzare un intero ramo sinora slegati da soggetti ambientali e climatici, e questo indipendentemente dal ceto sociale di provenienza, anche per quelli meno permeabili all’ecologia.

I ricercatori hanno notato un netto miglioramento delle conoscenze dei giovani sui temi ambientali, ma anche una migliore capacità di comprendere gli ordini di grandezza della crisi, o di riconoscere i potenziali rischi climatici o ambientali legati all’attività umana anche quando le conseguenze di queste sono lontani. Questi nuovi ecologisti sono anche in grado di definire, secondo i loro criteri, valori e standard che potrebbero essere definiti “verdi”. In questo senso, diventano anche politicizzati e sono maggiormente in grado di prendere posizione su certe decisioni politiche.

Risultati in linea con un precedente studio condotto nel 2020 sulla popolazione americana. I ricercatori di quest’ultimo studio, hanno osservato comportamenti sostanzialmente simili ai risultati dello studio norvegese. Nella popolazione americana, coloro che conoscevano Greta Thunberg e che erano d’accordo con il suo discorso si sono detti più pronti a intraprendere azioni collettive per ridurre il riscaldamento globale. Laddove i rapporti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), o di tante altre istituzioni scientifiche, non sono riusciti a mobilitare giovani poco attenti alle tematiche ambientali, l’attivista svedese ci è riuscito. L’effetto Greta sembra quindi essere presente.

Ma lo studio norvegese indica ancora limiti significativi nel formato del questionario del loro studio. I questionari inviati riflettono solo una realtà incompleta. Anche se i giovani affermano di essere preoccupati per le questioni ambientali, nulla indica che il loro comportamento stia davvero cambiando a favore della lotta al riscaldamento globale. I giovani rimangono globalmente bloccati in una società di consumi eccessivi e continuano a inquinare molto, soprattutto nei paesi sviluppati. Ma questo non significa che non cambia nulla.

Partecipando a una campagna per l’ambiente, ognuno ha il suo posto

Anche se il movimento avviato da Greta non porta necessariamente a un forte cambiamento di comportamento, le azioni militanti svedesi hanno avuto il merito di creare un nuovo entusiasmo per la lotta ambientalista che ha perso più volte il fiato fin dalle prime grandi rivendicazioni. gli anni ’60 Volti nuovi, spesso giovani, hanno ingrossato le fila dei movimenti militanti man mano che la conoscenza scientifica dello stato critico del pianeta permea la società. Il periodo di Covid-19 ha ovviamente minato gran parte di questo dinamismo nei movimenti ambientalisti per quasi due anni. Ma la presenza di personalità mediatiche come Greta Thunberg continua ad alimentare la motivazione dei giovani, in particolare.